Fascite plantare e onde d’urto
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11 Agosto 2021Non tutti sanno che una delle cause più frequenti della tallonite sono i trigger point presenti sul polpaccio; probabilmente una tallonite su due è causata dalla presenza di punti trigger infiammati e contratti. Quindi tallonite e contrattura del polpaccio sono due disfunzioni legate tra loro e che possono essere risolte effettuando dei massaggi decontratturanti, ma prima andiamo a vedere come agiscono queste due patologie:
Tallonite
Contrattura del polpaccio
è una contrazione continua e involontaria che interessa uno o più gruppi muscolari all’ interno del polpaccio. La prima cosa da valutare è lo stato del muscolo e l’intensità del dolore, a differenza degli strappi o degli stiramenti le contratture sono meno pericolose in quanto il tessuto muscolare non si lacera. Se pure le cause non sono state ancora definite in maniera chiara, si possono generalmente dividere in:
- Cause metaboliche: forse vi sarà capitato di avere una contrattura durante la notte dopo una giornata particolarmente faticosa. Questo accade perché vi è uno squilibrio idro-elettrolitico: gli elettroliti come il sodio e il potassio sono responsabili della produzione di energia e mantengono attivi tutti i processi delle cellule e quindi il deficit di queste sostanze durante i periodi di ripresa ostacola il normale funzionamento delle cellule e porta alla contrazione del muscolo
- Cause meccaniche: il muscolo del polpaccio si può contrarre a seguito di uno sforzo intenso o per mancanza di riscaldamento. Molte volte anche il clima giova un ruolo fondamentale, le temperature basse portano i muscoli ad irrigidirsi e ciò accade anche quando i muscoli sono poco allenati. Quindi gli sportivi, ma anche i soggetti sedentari sono due figure le quali: anche se conducono stili di vita diversi saranno sempre soggetti a rischio per questo tipo di infortunio
I sintomi che fanno intuire la contrattura del polpaccio sono l’ipertonia, mancanza di elasticità e limitazione nei movimenti. L’ipertonia involontaria consiste nell’ improvviso aumento del tono muscolare ed è facilmente riscontrabile al tatto, questo sintomo è molto invadente perché impedisce di eseguire movimenti e continuare l’allenamento, in alcuni casi può essere necessario interrompere le attività per evitare altre complicazioni.
Una volta individuata la causa, si può effettuare una diagnosi e successivamente proporre una terapia, in genere sono necessari sette giorni di stop per recuperare a pieno la mobilità del polpaccio. Se nonostante la terapia l’irrigidimento dovesse protrarsi per oltre 10 giorni allora è bene chiedere un parere medico. La cura più efficace rimane sempre la fisioterapia, grazie al suo intervento può ridurre l’edema e aiutare le fibre muscolari a ringenerarsi tramite manovre e massaggi tecnici.
Massaggi decontratturanti per tallonite e polpaccio
La tecnica dei massaggi decontratturanti è molto efficace, esistono vari tipi di massaggi specifici per ogni tipo di contrazione:
Per il polpaccio:
la contrattura del polpaccio va trattata con massaggi specifici che prevedono manovre che solo uno specialista può effettuare. Una seduta di massaggio decontratturante al polpaccio dura dai 30 ai 60 minuti e i movimenti principali sono tre:
- pressione: fatta dal massaggiatore sul polpaccio per stimolare lo scioglimento e il rilassamento del muscolo
- colpetti localizzati: che sciolgono i muscoli per via riflessa
- movimenti circolari: aiutano il rilassamento nei casi più gravi
In questo tipo di massaggio vengono utilizzati anche oli specifici, i quali hanno un effetto benefico su tutto l’organismo, l’aloe vera è ottima per lenire le parti interessate. Questo massaggio è controindicato per i soggetti cardiopatici e alle donne con vene varicose. Per fare questo massaggio non bisogna, però, aspettare che ci venga una contrattura, ma viene usato molto spesso anche per:
- trattare la perdita di elasticità nel polpaccio
- curare i blocchi articolari
- trattare la pesantezza
- curare l’ansia
I massaggi decontratturanti servono sia per alleggerire la tensione dei muscoli in fase iniziale dell’ infortunio, e sia per una fase più profonda. Spesso nei massaggi per le contratture si arriva alle gambe partendo dalla schiena e questo perché il fulcro di un problema non è detto che risieda per forza in quel punto, come accade spesso nella vita.
Per la tallonite:
i massaggi per la tallonite, a differenza di quelli per il polpaccio, presentano una tecnica semplice che può essere praticata da tutti e dare un vero aiuto per contrastare il dolore. I benefici che si hanno questo tipo di massaggio sono tanti:
- rinforza il sistema immunitario
- migliora la circolazione sanguigna
- favorisce la digestione
- riduce l’affaticamento
- combatte lo stress
- aiuta in caso di contratture muscolari
- migliora la contrattura muscolare dei muscoli della fascia plantare
- migliora il movimento della fascia plantare
Gli esercizi per la tallonite possono essere svolti anche in casa, però prima di iniziare è consigliabile esercitarsi prima con un fisioterapista specializzato. Le tecniche più benefiche per la tallonite sono:
- Massaggio metatarsi:
come primo punto da prendere in considerazione ci sono le teste dei metatarsi, è possibile iniziare il massaggio semplicemente afferendo ogni singolo dito e fare una flesso estensione.
Ripetere per 4-5 volte
Massaggio calcagno
Nel calcagno, ovvero l’osso posteriore del piede, bisogna individuare un punto un centimetro un po’ più avanti dell’osso e iniziarlo a massaggiare con il pollice, facendo movimento orari e antiorari.
- Massaggi fascite plantare
La zona che va dal calcagno ai metatarsi è chiamata arco plantare, in questa zona se si soffre di fascite plantare è la zona più dolorante. Immagina come se dal calcagno partono cinque fasci diretti ognuno ad un metatarso, ora dovrai massaggiare ogni linea scegliendo otto o nove punti per linea. Se noti delle aree molto rigide o dolenti conviene dedicargli qualche minuto in più per alleggerire la tensione.
Massaggio per la tallonite:
Una volta aver fatto per un paio di serie gli esercizi precedenti, si passa all’ esercizio che opera direttamente sul tallone: bisogna iniziare un massaggio che va dal calcagno al metatarso e poi spostare i pollici senza sollevarli e senza fare nessuno movimento circolare, in seguito bisogna eseguire un movimento unico e diretto. Ripetere per almeno dieci volte
Massaggio manuale per la fascia plantare
Questa è una manovra molto semplice che darà una forte sensazione di sollievo: bisogna afferrare tutti e due i piedi con i pollici ricolti verso le dita, poi eseguire un movimento di apertura latero-laterale spostando i pollici verso l’esterno del piede. Ripetere per almeno dieci volte o anche di più