Frattura della tibia
31 Agosto 2020Artrosi del ginocchio
4 Settembre 2020L’idrokinesiterapia è una pratica riabilitativa che permette di raggiungere nel minor tempo possibile e nel miglior modo possibile gli obiettivi riabilitativi prefissati.
La riabilitazione motoria in acqua è rivolta a pazienti con patologie a carico del sistema nervoso centrale (SNC), sistema nervoso periferico (SNP), Vascolare, Ortopedico-traumatologico.
L’idrokinesiterapia sfrutta alcuni principi fondamentali per ridurre sensibilmente i tempi di immobilizzazione e pertanto i tempi di recupero conseguenti ad un trauma o ad un intervento chirurgico.
Il primo principio fisico della riabilitazione in acqua è il galleggiamento, la possibilità che abbiamo in acqua di ridurre il nostro peso corporeo e così poter immobilizzare qualsiasi segmento in assenza di stress. La galleggiabilità del corpo in acqua riduce il carico sulle articolazioni e consente movimenti altrimenti impossibili a terra. In secondo luogo, l’acqua consente movimenti privi di rischi e indolori che richiedono molto meno sforzo.
Il secondo è la temperatura dell’acqua che con valori che vanno dai 34° ai 36° permette ai vari gruppi muscolari interessati di rilassarsi e favorire così una mobilizzazione migliore e indolore.
Immaginiamo il vantaggio nel poter mobilizzare precocemente la spalla di un paziente operato, il ginocchio di un’atleta o la schiena di un ciclista. A volte lunghi periodi di immobilizzazione possono creare più problemi che il trauma in se stesso. Il movimento in acqua favorito dal peso del corpo alleggerito.
Reinserzione del tendine sovraspinato: Il vantaggio del lavoro in acqua sta nel poter lavorare in elevazione senza stressare il tendine operato sfruttando il principio del galleggiamento. La flessione della spalla in acqua avviene in totale rilassamento senza oltrepassare la soglia del dolore sfruttando semplicemente la spinta di Archimede.
Lo stesso principio è applicato nella cura della lombalgia. In assenza di gravità e in acqua con temperatura a 35° possiamo mobilizzare il tratto lombare senza stress e rispettando il dolore.
La fisioterapia in acqua offre innumerevoli vantaggi sia per l’operatore che per il paziente. Però è doveroso menzionare quelle che sono le controindicazioni al trattamento come la presenza di patologie dermatologiche, di ipotensione e alcune patologie di tipo neurologico.
L’idrochinesiterapia è indicata per:
patologie della colonna
rinforzo muscolare
anca caviglia
riabilitazione post operatoria
patologie articolari e muscolari
Articolo a cura di Alessandro Svelto
Alessandro Svelto è un Fisioterapista operante presso il Therapic Center di Napoli.
Diplomato nel 1997 come Terapista della Riabilitazione presso la Croce Rossa Italiana. Riconvertito il titolo in laurea presso l’Università di Tor Vergata nell’anno 2012
La formazione è stata indirizzata verso la riabilitazione del traumatologico ortopedico e in particolare la riabilitazione di spalla.
Il primo approccio alla riabilitazione di spalla e in particolare all’idrokinesiterapia l’ha avuto con la dottoressa Alessandra Foglia nel 2003 dove ha appreso le linee fondamentali della metodica “Lionese” e della riabilitazione della spalla in acqua.
Ha approfondito le conoscenze sulla riabilitazione di spalla assistendo a vari interventi chirurgici con l’equipe del professor Raffaele Russo e partecipando a corsi e seminari sostenuti da medici e fisioterapisti della sua equipe.
Da menzionare la partecipazione nel 2008 e nel 2010 al: Naples International Shoulder Congress “Arthroscopy & Arthoplasty & Fracture”.
Partecipazione nel 2019 all’accademia Physical Instrumental Therapist sulla Terapia Fisica Strumentale.
Per approfondire le esperienze nelle patologie da over-use della spalla nello sportivo, Alessandro Svelto collabora da alcuni anni con la Elisa Volley Pomigliano, attualmente militante nel campionato di serie B maschile e C femminile.