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Il dolore all articolazione sacroiliaca (sindrome sacroiliaca), si fa sentire nella parte bassa della schiena e nei glutei. Il dolore è causato da danni o lesioni all’articolazione tra la colonna vertebrale e l’anca. Tale dolore, può essere assimilabile ad altre condizioni, come un’ernia del disco o un problema all’anca. Una diagnosi accurata è importante per determinare la fonte del dolore. La terapia fisica, gli esercizi di stretching, i farmaci antidolorifici e le iniezioni articolari sono usati per primi per gestire i sintomi. queste articolazioni, si trovano tra le ossa iliache e l’osso sacro e collegano la colonna vertebrale ai fianchi. Le due articolazioni forniscono supporto e stabilità e svolgono un ruolo importante nell’assorbimento dell’impatto nella camminata o ci si alza. Dalla parte posteriore, le articolazioni invece si trovano sotto la vita. Legamenti e muscoli forti supportano le articolazioni. In caso di una normale flessibilità del corpo, il movimento richiesto è molto piccolo. Con l’avanzare dell’età, in caso anche di artrite, i legamenti si irrigidiscono e la cartilagine si consuma. In questo caso, lo sfregare delle ossa, causa dolore. L’articolazione in questione, è ricca di liquido sinoviale ed ha delle terminazioni nervose libere che posso causare dolore cronico se l’articolazione degenera o non si muove correttamente.
Sintomi dolore all’articolazione sacroiliaca
Il dolore sacroiliaco varia da lieve a grave a seconda dell’entità e della causa della lesione. Il dolore acuto a questa articolazione, si manifesta improvvisamente e di solito guarisce entro alcuni giorni o settimane. Il dolore cronico alle articolazioni, invece, persiste per più di tre mesi; può manifestarsi in maniera continuata e/o degenerare con alcune attività. I sintomi del dolore iniziano nella parte bassa della schiena e dei glutei e possono irradiarsi nella parte inferiore dell’anca, nell’inguine o nella parte superiore della coscia. Il dolore è di solito unilaterale, può verificarsi però su entrambi i lati. I pazienti possono anche provare intorpidimento, formicolio o debolezza alle gambe. E’ un dolore che si manifesta in tutte le posizioni assunte. Sia da in piedi sia da seduto o steso. Maggiore fastidio, può aversi sedendosi o anche dormendo sul fianco interessato. L’articolazione sacroiliaca può diventare dolorosa in caso di lassità o rigidità dei legamenti. Ciò può verificarsi a seguito a una caduta, infortunio sul lavoro, incidente d’auto, gravidanza e parto o anche in seguito ad un intervento alla colonna vertebrale o alle anche. Può verificarsi in caso in cui il bacino non sia in asse e anche in caso di differenza di lunghezza tra gli arti inferiori. Malattie autoimmuni, come la spondiloartrite assiale e condizioni biomeccaniche, come indossare uno scarpone da passeggio a seguito di un intervento chirurgico al piede / alla caviglia o calzature non di supporto, possono portare a una sacroilite degenerativa. La visita medica sarà determinante per l’individuazione del dolore. La valutazione include la storia medica del paziente e un esame fisico. Il medico prenderà in considerazione tutte le informazioni fornite, tra cui eventuali anamnesi di lesioni, localizzazione del dolore e problemi in piedi o durante il sonno. Esistono test specifici per determinare se l’articolazione sacroiliaca è la fonte del dolore. gli esami di imaging (rx, rmn etc) possono aiutare nella diagnosi.
Trattamento dolore all’articolazione sacroiliaca
Tale patologia può essere trattata in diversi modi. la terapia conservativa come terapia fisica, manipolazione chiropratica ed esercizi di stretching aiutano molti pazienti. E’ possibile chiaramente intraprendere una terapia farmacologica dietro prescrizione medica. In alternativa, si possono effettuare delle iniezioni intrarticolari che riducono il gonfiore e l’infiammazione. Hanno una durata temporanea e possono essere ripetute circa 3 volte all’anno. E’ possibile procedere con l’ablazione delle terminazioni nervose con la radiofrequenza, una procedura che utilizza una corrente elettrica per distruggere le fibre nervose che trasportano i segnali di dolore nell’articolazione. Se i trattamenti non chirurgici e le iniezioni articolari non forniscono sollievo dal dolore, il medico può raccomandare un intervento chirurgico minimamente invasivo, di fusione dell’articolazione sacroiliaca per stabilizzare l’articolazione. Un’attività regolare e un rapido ritorno al lavoro sono tutti elementi molto importanti per il recupero.