Con calcificazione alla spalla, si intende una patologia molto comune caratterizzata da piccoli depositi di calcio nel tendine della cuffia dei rotatori. Molti soggetti affetti da tale condizione, nella maggior parte delle volte guariscono seguendo il trattamento conservativo, ma in situazioni più gravi potrebbe essere necessario l’intervento chirurgico. La calcificazione della spalla colpisce per lo più le donne sopra i 30 anni.
La sede più frequente dove si localizza la calcificazione è il tendine sopraspinato, in seguito può verificarsi sul tendine sottospinato e sottoscapolare. Nonostante l’entità del problema, che può compromettere anche le attività più semplici, una calcificazione non è una malattia grave e spesso basta seguire un paio di accorgimenti e dei consigli da un fisioterapista specializzato.
Per quanto riguarda le cause della calcificazione alla spalla, non sono ancore note in quanto nessuno è riuscito dimostrare la causa della formazione dei depositi di calcio. Sono state fatte varie ipotesi nel corso del tempo, senza però che vi sia un’associazione esclusiva. Alcune delle ipotesi sono l’ipertiroidismo, infiammazione cronica del tendine o una situazione di sovraccarico continuo alle spalle. Una descrizione più dettagliata delle cause, ci viene data da Uhthoff, che ha ipotizzato tre fasi in cui si sviluppa la spalla calcificata:
Quindi sostanzialmente si tratta di una malattia di tipo “idiopatica”, perché in parole povere si sa come trattarla ma non si sa perché viene.
Infine, è possibile elencare i fattori di rischio che potrebbero far sviluppare la calcificazione alla spalla, tra questi:
I soggetti affetti da calcificazione alla spalla spesso riferiscono dolore acuto a e una riduzione o perdita del raggio di movimento. Quindi della funzionalità della spalla, nella maggior parte delle volte il dolore e altri sintomi sono auto-limitanti, cioè tendono a risolversi con il tempo. Ma in altri casi il dolore diventa cronica e bisogna trattarla, è importante notare che molti pazienti con tendinopatia calcifica sono spesso asintomatici, il dolore è aggravato dall’abduzione del braccio sopra la testa o sdraiarsi sulla spalla colpita. la calcificazione alla spalla può essere divisa in due stadi:
La diagnosi per le calcificazioni alla spalla si basano su un’attenta anamnesi ed un esame clinico bastato su alcuni esami di imaging:
Anche se il riassorbimento dei depositi di calcio, in genere, avviene spontaneamente in una parte dei pazienti potrebbe essere necessaria una terapia o un intervento chirurgico.
La terapia conservativa, che ovviamente è la prima scelta, è caratterizzata da:
Se i trattamenti conservativi non generano miglioramenti, allora si procede con la chirurgia. L’intervento chirurgico consiste nel rimuovere i depositi di calcio attraverso l’artroscopia, in seguito si dovrà iniziare un percorso di riabilitazione per recuperare il ROM (movimento), la forza e la funzionalità della spalla. La ripresa alle attività sportive e lavorative sono possibili dopo 15 giorni e questo dipende anche dalla professionalità del medico e del paziente.
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