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10 Luglio 2019La terapia cognitivo comportamentale (Cognitive-Behaviour Therapy, CBT) è attualmente considerata a livello internazionale uno dei più affidabili ed efficaci modelli per la comprensione ed il trattamento dei disturbi psicopatologici.
La psicologia cognitiva, pertanto, è volta allo studio del comportamento umano rivolto agli aspetti non osservabili, mentali, che si trovano tra lo stimolo e la risposta. Detto in parole più semplici, la psicologia cognitiva ha il ruolo di conoscere quali idee giungono alla mente del paziente e come influiscono sulla sua risposta emotiva e comportamentale – su come ciò lo fa sentire e agire.
Essa è finalizzata a modificare quelli che la teoria di riferimento definisce i pensieri distorti, le emozioni disfunzionali e i comportamenti disadattivi del paziente, con lo scopo di facilitare la riduzione e l’eliminazione del sintomo o del disturbo psicologico.
Nell’interpretazione della condotta umana la terapia cognitiva ricorre, ove possibile, alla spiegazione più semplice che spesso coincide con il recupero del senso comune.
È una terapia direttiva, adattata al trattamento individuale, di coppia e in gruppo e di breve durata.
I pazienti apprendono alcune specifiche abilità, che possono utilizzare anche in seguito, e che riguardano l’identificazione dei cosiddetti modi distorti di pensare, la modificazione di convinzioni irrazionali e il cambiamento di comportamenti disadattivi.
LA PSICOTERAPIA COMPORTAMENTALE
Aiuta a modificare la relazione fra le situazioni che creano difficoltà e le abituali reazioni emotive e comportamentali che la persona mette in atto in tali circostanze, mediante l’apprendimento di nuove modalità di risposta, l’esposizione graduale alle situazioni temute e il fronteggiamento attivo degli stati di disagio.
LA PSICOTERAPIA COGNITIVA
Aiuta ad individuare i pensieri ricorrenti, gli schemi fissi di ragionamento e di interpretazione della realtà che sono concomitanti alle forti, e persistenti emozioni problematiche vissute dal paziente. Coadiuva nella correzione, nell’arricchimento, integrandoli con altri pensieri più realistici, o, comunque, più funzionali al proprio benessere.
Usi della terapia cognitivo comportamentale
La terapia cognitivo comportamentale ha dimostrato di essere un modo efficace per trattare diverse condizioni di salute mentale.
Oltre alla depressione o ai disturbi d’ansia, la terapia cognitivo comportamentale può anche aiutare le persone con:
disturbo ossessivo-compulsivo
malattia da panico
disturbo da stress post-traumatico
fobie
disturbi alimentari – come l’anoressia e la bulimia
problemi di sonno – come l’insonnia
problemi legati all’abuso di alcool
La terapia cognitivo comportamentale viene talvolta utilizzata anche per il trattamento di persone con condizioni di salute a lungo termine, quali:
sindrome dell’intestino irritabile (IBS)
sindrome da stanchezza cronica (CFS)
Sebbene la terapia cognitivo comportamentale non possa curare i sintomi fisici di queste condizioni, può aiutare le persone a far fronte meglio ai loro sintomi.
Come si articola una seduta di terapia cognitivo comportamentale?
Durante la seduta, lavorerai con il tuo terapeuta per abbattere i tuoi problemi nelle loro parti separate, come pensieri, sensazioni fisiche e azioni.
Tu e il tuo terapeuta analizzerete queste aree per capire se sono irrealistiche o inutili e per determinare l’effetto che hanno l’una sull’altra e su di voi.
Il terapeuta sarà quindi in grado di aiutarti a capire come cambiare pensieri e comportamenti inutili.
Dopo aver elaborato ciò che è possibile modificare, il terapeuta ti chiederà di mettere in pratica questi cambiamenti nella tua vita quotidiana e discuterai di come ti sei comportato durante la sessione successiva.
L’obiettivo finale della terapia è insegnarti ad applicare le abilità apprese durante il trattamento alla tua vita quotidiana.
Questo dovrebbe aiutarti a gestire i tuoi problemi e impedir loro di avere un impatto negativo sulla tua vita, anche dopo il completamento del ciclo di trattamento.