
Dorso curvo giovanile
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2 Luglio 2021I disturbi psicosomatici si manifestano con un malessere fisico. La psicosomatica mira ad interpretare e capire gli effetti negativi della mente sul corpo.
Cosa si intende quando si parla di psicosomatica.
La psicosomatica rappresenta un campo che si colloca a metà tra la medicina e la psicologia, da una parte si studia la psiche e dall’ altra il soma (fisiologia). L’essere umano prende vita grazie a queste due componenti e ovviamente tali componenti sono iperconnesse e possono influenzarsi a vicenda: un disagio psicologico può manifestarsi con un malessere fisico. Quindi, in pratica la psicosomatica ha come obbiettivo quello di interpretare e capire come mai la mente può avere effetti negativi anche sul corpo.
I disturbi psicosomatici oggi sono considerati vere e proprie patologie che comportano danni a livello organico, ma che sono causati da fattori emozionali. La difficoltà che si viene a creare con i disturbi psicosomatici è che spesso la persona fa fatica a capire se si trova di fronte ad un vero problema fisico o a qualcosa di più complesso, magari, legato ad una situazione emotiva più complessa. Si finisce quindi in uno stato di stress, al quale non si riesce a dare una definizione precisa, e questo aggrava ancora di più lo stress l’ansia.
Le condizioni di squilibrio psicologico possono essere causate da fattori come: problemi legati ad eventi di vita, stress che si crea a casa o sul lavoro o relazioni tossiche per il proprio stato d’animo; l’organismo ne risente a livello ormonale rendendo le risposte del corpo non adeguate, questo può portare a vari tipi di problemi clinici.
Sintomi psicosomatici
I sintomi psicosomatici coinvolgono il sistema nervoso centrale e rappresentano la risposta dell’organismo in una situazione di disagio psichico o di stress. Le emozioni come la rabbia, il rimorso e il rimpianto possono tenere il nostro corpo in una situazione perenne di stato di emergenza. Se questo accade per troppo tempo tutto l’organismo collassa e si trova in difficoltà. Ovviamente gli organi che ne risentono sono i più deboli, come ad esempio lo stomaco. Il ruolo che le emozioni giocano in tutto questo è fondamentale, in quanto possono creare o aggravare danni già presenti a livello organico.
I disturbi psicosomatici possono coinvolgere:
Apparato gastrointestinale
• Gastrite
• Colon irritabile
• Colite ulcerosa
• Stipsi
• Nausea e vomito
• Diarrea funzionale
Apparato respiratorio
• Asma bronchiale
• Iperventilazione
• Singhiozzo cronico
• Dispnea
Apparato endocrino
• Ipertiroidismo
• Ipoglicemia
• Diabete mellito
• Apparato cutaneo
• Acne
• Prurito
• Orticaria
• Dermatite atopica
• Psoriasi
• Iperidrosi
• Secchezza della cute
• Secchezza delle mucose
• Eritema pudico
• Sudorazione eccessiva
Apparato cardiocircolatorio
• Aritmia
• Tachicardia
• Ipertensione arteriosa
• Cardiopatia
• Nevrosi
• Cronopatia
Apparato urogenitale
• Impotenza
• Dolori mestruali
• Anorgasmia
• Eiaculazione precoce
Apparato muscolo scheletrico
• Torcicollo
• Fibromialgia
• Artrite
• Astenia
• Crampi muscolari
• Mal di testa
Alimentazione
• Anoressia
• Bulimia
• Obesità
Trattamento
Il paziente psicosomatico richiede la convergenza di diverse figure specialistiche: si tratta di coordinare sia la terapia somatica e sia quella psicologica. Per la prima, ovviamente dipende dal tipo di problema che si viene a verificare; per quanto riguarda la seconda, con la psicoterapia si può intervenire in due modi:
Modello cognitivo-comportamentale: in questo tipo di terapia si agisce sia sul lato cognitivo e sia sul lato comportamentale. La terapia comportamentale ha l’obbiettivo di modificare il rapporto tra le situazioni che creano difficoltà e le abitudini fisiche e comportamentali che il soggetto ha in tali situazioni, il terpista cercherà di far apprendere nuove modalità di reazioni avvalendosi anche di alcune tecniche di rilassamento come: il training autogeno e il rilassamento muscolare.La terapia cognitiva aiuta ad individuare e ristrutturare i pensieri ricorrenti, gli schemi fissi di ragionamento e di interpretazione della realtà, che sono concomitanti alle reazioni fisiche, emotive e comportamentali che creano disagio.
Modello psicodinamico: in questo tipo di terapia ci si approccia ai fenomeni mentali come il risultato di un conflitto scaturito da forze inconsce che cercano di esternarsi e richiedono un costante controllo da parte di forze contrarie che ne impediscono l’espressione. Siamo dunque soggetti che lottano contro un copione scritto dall’inconscio: tutto ciò che scegliamo per la nostra vita è determinato da forze inconsce tra loro in relazione dinamica. Gli psicoterapeuti che favoriscono questo approccio si avvicinano ai pazienti cercando di fare leva su cosa sia unico per loro, dando così un estremo valore al loro mondo interno.
Somatizzare significa spostare il problema su una parte del corpo, un buon lavoro terapeutico fa esattamente il contrario, ovvero riporta l’attenzione sulla parte emozionale e relazionale del problema, cercando di arrivare all’ inizio del problema per poi seguire un percorso e lavorare insieme al fine di raggiungere un buon stato emotivo. Se si riesce a dare un senso ai problemi che ci affliggono, si può ritrovare il proprio benessere e di conseguenza il proprio equilibrio.
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