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Alluce rigido o valgo?

Prima di andare ad analizzare gli esercizi da effettuare post- operazione vediamo quali sono le differenze tra due patologie simili ma non uguali. L’alluce rigido e l’alluce valgo sono due patologie analoghe che però vanno distinte:

Alluce valgo:

L’alluce valgo colpisce soprattutto le donne ed è una vera e propria patologia. La disfunzione consiste in una deformità dell’alluce che presenta una specie di deviazione della falange in senso laterale, causando molto spesso dolori e problemi di deambulazione. Questa deformazione comporta la lussazione delle due ossa che si trovano all’ interno dell’alluce (sesamoidi) e questa deviazione forma la caratteristica protuberanza a cipolla; tale deformazione rende impossibile indossare alcuni tipi di scarpe e anche la camminata risulta più difficile.

Alluce rigido:

L’alluce rigido è una patologia che colpisce l’articolazione di base dell’alluce e provoca dolore molto forte fino ad arrivare, in alcuni casi, alla completa rigidità articolare. Il problema nasce da movimenti inadeguati a carico dell’alluce o ad una anomalia strutturale che con il tempo si trasforma in artrosi. L’alluce rigido, come l’alluce valgo può essere frutto di un fattore ereditario, ma sono moltissimi i casi in cui la causa è un trauma diretto sul piede.

Alluce valgo e rigido: quando si opera?

Molto spesso l’intervento chirurgico è necessario sia per l’alluce valgo e sia per l’alluce rigido, ovviamente questo dipende dallo stadio della malattia e l’intervento che si eseguirà sarà diverso per il tipo di disfunzione:

1.    Nell’ alluce rigido la decisione sul tipo ti chirurgia da effettuare si esegue dopo aver valutato lo stadio della malattia attraverso esami specifici come: raggi x, risonanza magnetica ecc. Una volta individuata la gravità della patologia si ricorre a diversi trattamenti:

Osteotomia: particolare taglio dell’osso che si esegue per migliorare la meccanica articolare dell’alluce, questo tipo di chirurgia è scelta quando il grado della patologia è in fase iniziale. Questo trattamento ha lo scopo di ristabilire uno spazio articolare adeguato. I risultati sono buoni e duraturi all’80%

o  Protesi: viene sostituita tutta l’articolazione metatarso-falangea con una protesi.

C’è da ricordare che le protesi sono soggette ad usura, quindi nel tempo dovrà essere rimossa e sostituita

o  Artrodesi: questa tecnica da buoni risultati estetici ma si perde ogni movimento dell’articolazione metatarso-falangea andando, però, ad eliminare il dolore. In questa tecnica si si fonde l’articolazione metatarso-falangea tramite delle placche e delle viti che permettono di riportare l’articolazione in esatta posizione e di compattarla ottimamente

2.    La chirurgia è l’unico modo per correggere definitivamente l’alluce valgo. Di solito, questa patologia peggiora nel tempo e se non trattato può essere che diventi più doloroso. Lo scopo della chirurgia è quello di interrompere il dolore e allineare l’alluce, per farlo sarà prima necessario controllare questi requisiti:

o  età

o  storia medica e salute generale

o  lavoro

o  stile di vita

o  gravità dei sintomi

Esistono molte tecniche chirurgiche differenti usate per trattare l’alluce valgo. Il tipo chirurgia più adatta dipenderà dalla gravità della deformità, vediamo quali sono le varie procedure chirurgiche:

o  Osteotomia: è il tipo di chirurgia più comune per l’alluce valgo, consiste nel rimuovere il gonfiore osseo che si vede sul lato per poi riallineare le ossa all’ interno. Questo avviene tramite l’utilizzo di viti o cambre metalliche che successivamente reteranno all’ interno o saranno rimosse.

o  Artrodesi: questa procedura è consigliata solo per le persone che presentano gravi deformità all’ alluce. Prevede la fusione di due ossa all’ interno dell’alluce così da crearne una soggetta però a forti limitazioni. L’ artrodesi è un percorso di chirurgia che ha buone probabilità di successo ma che comporterà la fine del movimento dell’alluce.

o  Chirurgia mini-invasiva: questa rappresenta la tecnica più innovativa in quanto non presenta incisioni ma si effettua tramite piccoli forellini. Consiste nell’ aprire dei mini forellini e grazie a mini strumenti chirurgici, che vengono messi all’ interno, vengono eseguite le riparazioni ossee sotto controllo radioscopico.

Esercizi e consigli post-operatori

In seguito ad un’operazione all’alluce valgo o rigido, la riabilitazione è un passo fondamentale per ritornare alle proprie attività quotidiane e limitare una ricomparsa della deformazione, dovuta ad una cattiva postura o una cattiva camminata. La fisioterapia dopo l’intervento può essere suddivisa in due parti:

inizialmente (primi 30 giorni) è utile farsi seguire da un fisioterapista specializzato in quanto la caviglia risulterà gonfia e dolorante e quindi sarà utile sapere quali movimenti poter fare per non stressare inutilmente l’alluce. Per scongiurare il gonfiore e limitare il dolore si può anche ricorrere a diversi elettromedicali come:

1.    laser-terapia

2.    tecarterapia

3.    ultrasuoni

Inoltre, per facilitare i movimenti è consigliabile comprare specifiche calzature e cercare di fare attività fisica non impegnativa come: nuoto, yoga, passeggiate. Infine, il fisioterapista a sua discrezione sceglierà anche se integrare altre tecniche di riabilitazione come:

linfodrenaggio

 idrokinesiterapia

esercizi di mobilizzazione dell’alluce

rieducazione per recuperare una normale dinamica del passo.

dopo la fase iniziale, la riabilitazione può proseguire anche da casa eseguendo alcuni esercizi specifici come:

Flessione dorsale plantare: per fare quest’ esercizio bisogna prendere con una mano il piede e con l’altra mano usare l’indice per prendere la prima flange partendo dal basso con il pollice sotto e successivamente movimentarla con un movimento verso sopra e verso sotto.

Contrazione isometrica: questo esercizio, si può fare spingendo l’alluce verso l’alto contro la resistenza svolta da un fisioterapista (o un altro soggetto).

Esercizi di presa: senza usare le mani possiamo mettere una matita o una penna a terra e provare ad afferrarlo con le dita dei piedi per poi rilasciarlo. Se si riesce a fare questo esercizio senza fastidio allora si è già a buon punto della riabilitazione.

Rieducazione al passo: quando l’alluce sarà meno dolorante sarà il momento di iniziare a fare questo esercizio fondamentale. Se ad esempio il piede operato è il sinistro, occorre mettere degli ostacoli davanti il piede destro così che il paziente superi gli ostacoli con il piede destro dovendo per fare leva sul piede operato.

ATTENZIONE: svolgere questo esercizio quando si è sicuri di essere in condizione ottimale

Esercizio di equilibrio: infine bisogna rieducare l’equilibrio tramite un semplice esercizio che consiste nello stare in equilibrio sulla gamba operata, inoltre si possono anche integrare alcuni esercizi di rieducazione propriocettiva

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