Risulta molto importante correre ai ripari cercando di allenare la mente il più possibile e fornire strategie di comunicazione adatte alla disabilità.
Dagli albori dell’umanità, la comunicazione è relazione.
Da quando siamo comparsi sulla terra, abbiamo sempre cercato di comunicare tra noi: inizialmente grazie a pitture e disegni e successivamente siamo passati a formulare versi che con il tempo sono diventati lingue, idiomi e timbri vocali. Per comunicare ci affidiamo ad un immenso archivio di parole e significati elaborati dai primi giorni della nostra vita e se questo archivio fosse compromesso in seguito ad un ictus o in seguito ad una demenza, il nostro mondo di rapporti interpersonali terminerebbe. Senza il linguaggio, si alzano muri di silenzio che portano a infinite combinazioni di sofferenza, rabbia e vergogna
Questi sono alcuni dei sintomi più diffusi quando si parla di declino cognitivo:
Nel momento in cui emergono questi sintomi, una valutazione logopedica è fondamentale per determinare non solo le aree della comunicazione che sono state compromesse ma anche le strategie per affrontare e gestirle al meglio. Le strategie per intervenire sul decadimento cognitivo sono tre:
Ora elenchiamo una serie di esercizi logopedici che possono essere svolti anche a casa, ma prima è sempre consigliabile effettuare una visita da un medico logopedista specializzato, il quale può essere trovato facilmente in uno dei nostri sette centri di riabilitazione:
Se nel caso il decadimento cognitivo fosse causato da un ictus e quindi da un’afasia, gli esercizi da poter fare sono i seguenti:
regolare la respirazione mentre si parla è fondamentale, un buon esercizio è pianificare le pause respiratorie ripetendo frasi e respiri a te stesso per padroneggiare la respirazione
la logopedia mira anche al rafforzamento del muscolo della lingua, il miglior esercizio per farlo è spingere la lingua per alcuni secondi e tirala poi indietro, ripetere per più volte al giorno. Allo stesso modo muovere la lingua a destra e a sinistra cercando il naso
un altro semplice esercizio che migliora le capacità motorie orali è esercitarsi a sorridere davanti allo specchio, bisogna sorridere e poi rilassarsi ripetendo questo movimento quante più volte è possibile. Lo specchio è un ottimo amico poiché fornisce un feedback, che è combustibile per il tuo cervello
Gli esercizi che prevedono la ripetizione di suoni simili sono utili all’ apparto sonoro, soprattutto la ripetizione associando una consonante ad una vocale, ad esempio:”ra, re, ri, ro ru … ec”. Questa sequenza aiuterà alla bocca e alla lingua di esercitarsi a formare suoni e parole.
Talvolta può capitare che il problema non è la formazione fisica delle parole ma formare la parola a cui si sta pensando. Quindi per rafforzare la connessione tra parole e cose, ci si può interrogare guardando le immagini ed esercitarti a pronunciare la parola visualizzata. Prova ripetere questa parola più volte così da padroneggiare veramente la pronuncia e l’uso della muscolatura della bocca.
Consigli per chi è a stretto contatto con il paziente:
Per chi segue il paziente è importante che gli interessi e le passioni non si perdano. Bisogna rispettare i tempi del paziente e anche le sue tempistiche di elaborazione. È utile durante il giorno porre delle domande del tipo: che giorno è? Tu sei nato il? Che anno è? Come si chiamava quel parente che abbiamo visto a?.
Non bisogna forzarlo ma cogliere l’attimo giusto in cui invogliarlo e proporgli la vostra attività tenendo sempre conto dell’obbiettivo che si vuol raggiungere. La condivisione è ciò che regalerà serenità
Supporto e assistenza