Terapia con onde d’urto: patologie trattate
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La tendinite al braccio è l’infiammazione acuta o progressiva di un tendine. Quando i tendini del braccio si infiammano, si irritano o soffrono di fratture microscopiche, si ha una condizione che prende il nome di tendinite al braccio.
I tendini sono fasce di tessuto resistenti, flessibili e fibrose che collegano i muscoli alle ossa. Quando i tendini si infiammano, si irritano o soffrono di fratture microscopiche, tale condizione si chiama tendinite.
I tendini possono essere piccoli, come le delicate, sottili fasce che abbiamo nelle mani, o grandi, come quelli che ancorano i muscoli del polpaccio o della coscia.
La tendinopatia dell’arto superiore, dovuta all’infiammazione dei tendini del braccio, è una delle forme più frequenti e può raggiungere i tendini del muscolo bicipite brachiale (la forma più comune), i muscoli coracobrachiale, brachiale o tricipite. La forma più comune di tendinopatia colpisce il muscolo bicipite brachiale, situato nella parte anteriore del braccio. I dolori avvertiti si trovano quindi nella parte superiore del braccio, vicino alla spalla. Gomito del tennista, è un’infiammazione acuta o cronica del gomito, una lamentela frequente con i tennisti.
Ci sono 3 tipi di tendinopatie:
Tendinite: un’infiammazione, un’entesopatia
Tendinosi: uno stato cronico non infiammatorio di degenerazione
Paratenonite o tenosinovite: un’infiammazione della guaina sinoviale che circonda il tendine, l’ipervascolarizzazione della guaina che circonda il tendine e l’essudato fibroso.
Sintomi tendinite al braccio
Nella maggior parte dei casi, la causa della tendinite non è nota; quando è possibile identificare una causa, la condizione si verifica in genere per uno dei due motivi:
usura per un movimento del corpo ripetuto;
sovraccarico determinato da una certa attività come potrebbe essere il sollevamento pesi.
La tendinite è più comune alla spalla, al gomito, al ginocchio, al polso e al tallone, sebbene possa accadere ovunque si trovino tendini nel corpo.
Per motivi incerti, la tendinite è anche comune nelle persone con diabete. Negli ultimi anni è stata riconosciuta una rara causa di tendinite o altra malattia legata ai tendini che comporta anche la rottura ed è legata all’uso di alcuni antibiotici, tra cui ciprofloxacina o levofloxacina.
Tendinite al gomito – Due forme di tendinite coinvolgono comunemente il gomito: epicondilite laterale ed epicondilite mediale. Entrambe le lesioni, sono dovute ad usura e sono molto comuni tra gli atleti coinvolti negli sport con la racchetta.
L’ epicondilite laterale (gomito del tennista) causa dolore sul lato esterno dell’articolazione del gomito. Questo disturbo colpisce quasi tutti gli atleti. In ogni caso può derivare da qualsiasi attività che preveda torsione e flessione del polso.
L’epicondilite mediale (nota come il gomito del golfista), provoca dolore nella parte interna del gomito.
E’ meno comune rispetto al più noto gomito del tennista” e a differenza della precedente patologia, coinvolge i movimenti del gomito.
In generale, la tendinite provoca dolore ai tessuti vicini all’articolazione, specialmente sforzi legati allo sport oppure a lavori manuali.
In alcuni casi, l’articolazione può sembrare debole e l’area può essere rossa, gonfia e calda al tatto.
Altri sintomi variano a seconda del tendine interessato:
Gomito del tennista – Dolore nella parte esterna del gomito. In alcuni casi, l’area dolorosa si estende fino all’avambraccio e al polso.
Gomito del golfista – Dolore nella parte interna del gomito.
Durante la visita, il medico potrebbe chiedere di effettuare determinati movimenti per verificare se siano dolori riferiti a questa patologia. Il medico potrebbe anche richiedere una risonanza magnetica.
Nella maggior parte dei casi, la diagnosi può essere fatta sulla base dell’esame anamnestico e dei sintomi, insieme alla storia professionale e sportiva e all’esito della visita.
In alcuni casi potrebbero essere necessari altri esami come ad esempio gli esami del sangue per verificare se possa derivare da altre cause legate ad esempio all’artrite reumatoide. Per ulteriori conferme si può anche effettuare una radiografia.
A seconda della gravità della tendinite, può durare alcuni giorni o anche settimane.
Quanto più rapidamente viene curata la tendinite, tanto prima si recupererà piena forza e flessibilità. Il medico può innanzitutto consigliare di applicare impacchi di ghiaccio sulla zona dolorosa per periodi di 20 minuti, tre o quattro volte al giorno. Per alleviare dolore e gonfiore potrebbe anche essere prescritta una terapia farmacologica e chiaramente tenere l’arto a riposo.
La chirurgia è raramente necessaria per trattare la tendinite. È riservato ai casi che non rispondono ad altri tipi di trattamento o quando vi è un danno tendineo significativo che difficilmente migliorerà con qualsiasi altro trattamento.
Fisioterapia per tendiniti al braccio
Con un trattamento adeguato, il tendine interessato di solito recupera completamente. Tuttavia, una riabilitazione incompleta o un rapido ritorno all’attività possono rallentare il processo di guarigione o portare a una nuova lesione.
Alcuni trattamenti per le tendinite della spalla e tendinite del braccio sono curate attraverso l’uso delle onde d urto. La terapia con onde d’urto offre invece un sollievo e una cura del dolore piuttosto rapidi con un’efficienza superiore al 70% in un massimo di 5 trattamenti.
Tecar terapia per tendinite al braccio
Il fisioterapista mira a ripristinare la mobilità del paziente eliminando gli effetti collaterali (contrattura, fibrosi, infiammazione, edema …). Questo rilascio indolore del movimento consente al terapeuta di combinare l’energia della Tecar con le sue tecniche manuali.
Ad esempio: massaggi profondi trasversali o attivi (decentrati) o metodi di fisioterapia (altre attrezzature) e di concentrarsi sulla lesione del tendine per accelerare la guarigione del tessuto.
Durante la sessione, il paziente riceve massaggi terapeutici e mobilitazioni con un calore molto confortevole e adattato. Questo calore è una delle azioni biologiche di energia di ritorno per ripristinare una buona circolazione vascolare nei tessuti interessati. Ciò consente al paziente di tornare ad allenarsi più velocemente.