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Ernia cervicale c5 c6 c7

Ernia cervicale c5 c6 c7

I sintomi di un disco erniato generato da traumi o da una lesione alla colonna cervicale, possono manifestarsi autonomamente. 

Il dolore che si irradia nel braccio deriva dal fatto che il materiale polposo che fuoriesce dal disco, preme su un nervo cervicale, provocando l’irradiazione del dolore lungo il nervo del braccio. altri sintomi che si possono manifestare, sono l’intorpidimento e formicolio dell’arto e nella punta delle dita. Può anche manifestarsi una debolezza muscolare o una difficoltà nella presa. Le due vertebre maggiormente soggette al livello cervicale, sono il livello C5 – C6 (cervicale 5 e cervicale 6) e il livello C6 – C7.

Chi è interessato?

Tale patologie è presente maggiormente nelle persone di età compresa tra 30 e 40 anni. Le persone più in avanti con l’età possono essere più a rischio se coinvolte in attività fisiche intense. Solo circa l’8% sono ernie cervicali. 

A seconda del disco interessato avremo:

  • C5 – C6 (radice nervosa C6) – debolezza nei bicipiti e nei muscoli estensori del polso. Intorpidimento e formicolio insieme al dolore possono irradiarsi sul lato del pollice della mano.
  • C6 – C7 (radice del nervo C7) – debolezza nei tricipiti e nei muscoli estensori delle dita. Intorpidimento e formicolio insieme al dolore possono irradiare verso il basso i tricipiti e il dito medio.

Quali trattamenti sono disponibili?

Il trattamento conservativo, è il primo passo verso il recupero e, a seconda della gravità, può includere, riposo, massaggi, farmaci, terapia fisica, esercizi a casa, idroterapia, cure chiropratiche e gestione del dolore. La maggioranza delle persone che soffrono di ernia cervicale migliora in circa sei settimane tornando ad una normale quotidianità con le giuste precauzioni. In caso negativo o peggiorativo, lo specialista può  raccomandare un intervento chirurgico.

Trattamenti non chirurgici

Nella maggior parte dei casi, il dolore di un’ernia discale migliorerà in un paio di giorni nella fase acuta per vedere ulteriori miglioramenti, bisognerà aspettare circa 6 settimane. Inizialmente è consigliato il riposo e comunque una limitazione delle attività.

Per quanto riguarda la fisioterapia, l’obiettivo della terapia fisica è quello di mettere il paziente in condizione di tornare alla piena attività il prima possibile e a prevenire delle “ricadute”. Il fisioterapista guuiderà il soggetto a mantenere una corretta postura, come sollevare pesi grazie alle diverse metodiche, lavoreranno per rafforzare e allungare il collo, le spalle e i muscoli delle braccia. Altri esercizi, serviranno ad allungare e aumentare la flessibilità della colonna vertebrale e delle braccia. Gli esercizi di potenziamento sono fondamentali per evitare le recidive.

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