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Tendinite e rottura del capo lungo del bicipite

Il capo lungo del bicipite è una porzione del braccio che molto spesso si rompe o si infiamma. Queste problematiche portano ad un dolore invalidante, il quale coinvolge l’articolazione della spalla con un dolore situato nella parte anteriore. Se il capo lungo è lesionato, la riabilitazione risulta la soluzione migliore, mentre se è rotto meglio intervenire chirurgicamente. In genere è più frequente nei soggetti sopra i quarant’anni che hanno già avuto una storia di dolore cronico da sindrome di impingement. Ciò ovviamente porta a una sofferenza del tendine sia da sovraccarico che da degenerazione tendinosica, per quanto riguarda la rottura essa avviene nei casi di sforzo intenso e nei pazienti più anziani.

Cause ed epidemiologia tendinite e rottura del capo lungo del bicipite

Tale patologia alla spalla può avere varie cause, tra cui:

  • instabilità cronica dell’articolazione gleno-omerale
  • sindrome della cuffia dei rotatori
  • trauma diretto
  • invecchiamento ed usura
  • Oltre alle cause vi sono anche diversi fattori di rischio:
  • sollevamento carichi pesanti
  • sport come tennis, squash, nuoto o padel
  • abuso di fumo e alcool

Quando si parla di tendinite del capo lungo del bicipite intendiamo una patologia infiammatoria degenerativa, questo comporta una degenerazione del tendine stesso che nel tempo potrebbe lesionarsi. Possiamo trovare diversi gradi di lesione:

  • Grado 0: non è presente nessuna lesione
  • Grado 1: lesione di grado minore con erosione che coinvolge meno della metà del tendine
  • Grado 2: lesione più grave con erosione che coinvolge più della metà del tendine
  • Grado 3 lesione completa del tendine con probabile presenza di calcificazioni

Sintomi della tendinite del capo lungo del bicipite

La sintomatologia di consiste in una serie di eventi definiti e facilmente riconoscibili quando non sono presenti altre problematiche. In alcuni casi può essere anche asintomatica:

  • limitazione dei movimenti della spalla
  • dolore acuto che impedisce l’esecuzione di semplici azioni come scrivere
  • dolore che si avverte alla palpazione del muscolo
  • dolore che si irradia anche fino al gomito
  • dolore insistente anche durante la notte
  • sensazione di gonfiore, calore, scricchiolii
  • debolezza del muscolo
  • in caso di lesione totale (non si parla più di tendinite) è possibile visualizzare la forma a palla del muscolo del bicipite

Le problematiche legate al capo lungo del bicipite non devono essere prese sottogamba, quindi va da sé che al manifestarsi della sintomatologia convenga subito consultare un medico o un fisioterapista prima che il problema possa cronicizzarsi.

Diagnosi tendinite e rottura del capo lungo del bicipite

Nel momento in cui il dolore diventa molto fastidioso, quasi insopportabile, bisogna cercare di capire cosa succede all’interno della spalla attraverso una diagnosi medica precisa. La diagnosi è prevalentemente clinica, ma in alcuni casi si possono effettuare alcuni esami:

  • indagine ispettiva
  • radiografia
  • ecografia
  • tomografia computerizzata
  • risonanza magnetica con o senza contrasto intrarticolare
  • artroscopia

Una volta trovare la diagnosi è possibile iniziare la fisioterapia e la riabilitazione.

Trattamento tendinite e rottura del capo lungo del bicipite

Il trattamento conservativo per la rottura del capoluogo del bicipite omerale prevede quattro fasi:

  1. Controllo del dolore con terapie fisiche, massaggi, stretching ed elettromedicali (laser, tens, ultrasuoni, ghiaccio)
  2. Recupero dell’articolarità passiva della spalla con mobilizzazioni mirate soprattutto in piscina (idrokinesi)
  3. Recupero della forza della muscolatura coinvolta, quindi: cingolo scapolare, extrarotatori, intrarotatori, deltoide, gran dorsale, tricipite e bicipite.
  4. Recupero della gestualità sportiva.

Il trattamento chirurgico è indicato solo ai giovani che svolgono un’attività agonistica e che quindi hanno bisogno di recuperare la forza al 100% o nei soggetti anziani nei quali vi è anche un dolore cronico alla cuffia dei rotatori.

Può essere molto utile anche l’applicazione di un kinesio taping a Y per favorire l’azione drenante, antinfiammatoria e decontratturante così da favorire la ripresa funzionale dall’ articolazione

Come ultime cose fondamentali da ricordare ci sono:

  • rieducazione della postura
  • esercizi sulla core stability
  • i lavori sul diaframma e sulla respirazione
  • la presenza di un eventuale tendinite del muscolo sovraspinoso
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