Il ruolo della Pet Therapy nella riabilitazione

Giuseppe De Stefano Donzelli, fisioterapista della riabilitazione neurologica presso il Centro Manzoni, ha partecipato alla discussione per il riordino della pet therapy in Commissione Affari Sociali.

“Buongiorno mi chiamo Giuseppe De Stefano Donzelli, sono un fisioterapista della riabilitazione neurologica nell’adulto. Lavoro da 25 anni presso il Centro Manzoni, ma oggi sono qui in veste di papà di un bellissimo bimbo di 7 anni di nome Niccolò nato a 7 mesi per infezione congenita da citomegalovirus che ha portato una sequele neurosensory, un ritardo globale lieve al quale si associano altri problemi del neurosviluppo, come disturbo dell’attenzione, disturbo del controllo degli impulsi con comportamenti dirompenti che minano la comunicazione, la partecipazione sociale in diversi ambiti come scuola, comunità ecc. ecc.
Pratica da 4 anni terapie abilitative come psicomotricità e logopedia e da 2 anni per alcuni mesi fa sedute di Pet Therapy sempre presso il Centro Manzoni che sta portando dei benefici che non ci aspettavamo. Lavorare con il cane rappresenta un momento di grande scambio affettivo in quanto il bambino si diverte con lui. Ovviamente sempre sotto la supervisione della dottoressa che decide regole e tempi. Abbiamo notato quanto sia felice nel coccolarlo ed accarezzarlo. Gli piace giocare insieme, abbiamo notato che si rilassa tanto e meno agitato quando termina la terapia. E’ sereno e contento perché forse non si sente giudicato. Sente di dare amore e affetto incondizionato senza dover per forza fare prestazioni che tutti noi ci aspettiamo da lui. A tale proposito una parentesi importantissima per noi genitori con bimbi in difficoltà e che la seduta è presieduta non solo dal medico veterinario o il padrone del cane, ma il responsabile del progetto è una psicologa o psicoterapeuta. Si ha così la possibilità di interfacciarsi con un’altra figura professionale che aiuta non solo il bambino, ma anche noi genitori attraverso consigli, strategie e comportamenti che dobbiamo adottare per aiutare i nostri figli. Concludendo questo mio intervento sottolineando ancora di come sia migliorato il rapporto con tutti gli animali, mentre prima non lo era, specialmente quando si visitano fattorie, dove accarezza Pony, coniglietti ed altre animali fuori dall’ ambito terapeutico. Il rapporto migliora pian piano anche con i bambini. Cerca di creare dei rapporti di amicizia sicuramente perché la sua autostima cresce ogni giorno di più e forse perché sente che le sue competenze a piccoli passi migliorano sempre di più anche grazie al suo amico a quattro zampe e aggiungerei, nonostante sia di parte ma anche un addetto ai lavori. La Pet Therapy come le terapie tradizionali hanno una valenza terapeutica di grandissimo valore perché finalizzate a migliorare le aree fisiche neuropsicomotorio cognitive e soprattutto quel motivo. E relazionali perché promuove il benessere del bambino e migliora la qualità della sua vita attraverso la mediazione dell’animale. PS A Babbo Natale Niccolò aveva chiesto come regalo un cucciolo di cane, oltre ai vari giocattoli. Mia moglie gli ha promesso che arriverà il prossimo Natale. Grazie per avermi dato la possibilità di parlarvi di mio figlio e dell’importanza della pet-therapy.”